Libera Chiesa in libero Comune

La presa di posizione (garbata e decisa al tempo stesso) del Vescovo d’Ischia, Mons. Pietro Lagnese, nei confronti dei Sindaci di Casamicciola Terme e Forio in relazione al diritto d’indicazione dei Parroci, rappresenta a mio giudizio un’iniziativa giusta, logica ed apprezzabile.

Non c’è bisogno di tornare indietro al 1861, rispolverando la citazione di Montalembert più volte mutuata da Cavour: siamo in pieno terzo millennio e se da più fronti viene fortemente rivendicata la laicità dello Stato, parimenti bisogna riconoscere che le ingerenze di un Amministrazione comunale sulle decisioni della Chiesa locale rappresentano ormai uno “ius” fuori dal tempo.

A mio giudizio, anche i diritti del Comune di Ischia sulla Parrocchia di Santa Maria delle Grazie in San Pietro dovrebbero in qualche modo essere oggetto di rinuncia. Ogni primo dell’anno, in una delle celebrazioni mattutine, il Parroco Don Agostino Iovene riserva correttamente il primo banco all’Amministrazione Comunale, che ritualmente garantisce una sua rappresentanza, quasi per consolidare tale status.

Spero vivamente che Mons. Lagnese rimanga inflessibile sul suo orientamento “politico” e che la sua tenacia venga premiata da un risultato che dia a Cesare quel che è di Cesare (non me ne voglia il grande imperatore per il paragone irriverente) e a Dio quel che è di Dio.

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