La sinistra che rigenera Berlusconi

epifani e renzi

Se Matteo Renzi mi trova d’accordo su una sua affermazione (“Più che parlare ancora di Berlusconi, sarebbe ora di cominciare a parlare dell’Italia“), è evidente che l’appeal elettorale del Cavaliere non è stato certamente spento dalla decadenza senatoriale.

Tutti gli ultimi sondaggi, infatti (rilevazione al 29 novembre), continuano a portare la nuova Forza Italia in crescita rispetto a tutte le altre formazioni politiche e, ragionando in termini di coalizione, nonostante la perdita di un punto del Nuovo Centro Destra di Alfano e gli altri governisti, al momento il centrosinistra soccomberebbe in caso di elezioni anticipate.

Questo stato di cose certamente non mi esalta, ma di contro ritengo che solo Epifani e compagni, al pari di Bersani ed altri predecessori, non si accorgano del risultato inversamente proporzionale che il PD ottiene dalla continua demonizzazione e dall’accanimento giudiziario contro Berlusconi. La gente, checché se ne dica, non ha apprezzato la vicenda del leader azzurro ed è pronta a rafforzarlo in caso di voto. E a quei livelli, onestamente, perseverare in tale atteggiamento da parte di una pseudo-classe dirigente, sa tanto di totale insipienza strategico-politica.

Non so fino a che punto l’eventuale elezione di Renzi alla segreteria del Partito Democratico riuscirà a sovvertire tali valori. In ogni caso, ho l’impressione -come ho già avuto modo di scrivere in un mio recente post sui social networks- che presto ne vedremo delle belle.

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