Davide Conte – Isola d'Ischia/Italia https://www.davideconte.com/wp Un comunicatore a tutto tondo, che ama la sua Isola. Wed, 17 May 2023 08:02:34 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=5.0.21 Nato con la camicia https://www.davideconte.com/wp/nato-con-la-camicia/ https://www.davideconte.com/wp/nato-con-la-camicia/#respond Wed, 17 May 2023 08:02:34 +0000 https://www.davideconte.com/wp/?p=2841

Le elezioni nel Comune di Casamicciola Terme dello scorso week-end rappresentavano l’occasione giusta per consentire al Paese di dire basta alla seconda delle due manifestazioni di “potere temporale” più catastrofiche della storia politica ischitana. Dopo la caduta di Domenico De Siano a Lacco Ameno e la sua uscita di scena dal Parlamento nazionale e dal coordinamento regionale del suo partito, sarebbero bastati 250 voti in meno (che, come si dice in gergo, “a ‘mmette e a ‘luà” diventano proprio cinquecento come nel distacco verificatosi) per cancellare definitivamente anche Giosi Ferrandino, che avrebbe dovuto accontentarsi di fare il consigliere di minoranza ben sapendo di non avere altra occasione, almeno nell’immediato, per assurgere a un ruolo che conta nella P.A..

Ma Giosi, lo sappiamo bene, oltre ad essere astuto e spregiudicato, è storicamente nato con la camicia! Ed ecco che stavolta i casamicciolesi non hanno saputo resistere al fascino del grande ritorno (?), facendo scattare una non meglio definita logica del male minore, mettendo da parte a suo vantaggio il buon Peppe Silvitelli sempre più offuscato/commissariato da un ingombrante Giovan Battista Castagna e consentendo a Ferrandino di tornare al timone del loro Comune, proseguendo in tal modo il suo ben preciso disegno politico-strategico.

Perché vedete, cari amici, a mio personalissimo giudizio Giosi un disegno politico ce l’ha. O almeno, io lo vedo piuttosto chiaramente: sia al Parlamento Europeo sia in Regione per lui spazio non ce ne sarà più; a Roma il Governo Meloni resterà stabile alla guida del Paese e, di conseguenza, lui punterà dritto a tornare a Ischia quanto prima, abbandonando nuovamente Casamicciola come nel 2007 alla prima occasione utile. In ogni caso, questa chance non verrà fuori (come ho sempre sostenuto) prima di novembre 2024, cioè alle soglie dei due anni, sei mesi e un giorno del secondo mandato di Enzo Ferrandino, quando anche quest’ultimo, in assenza di sbocchi diversi, dovrà decidere cosa fare da grande e valutare di dimettersi o farsi sfiduciare per puntare a una ricandidatura.

Chissà se molto presto, come già accaduto in un recente passato, molti di Voi torneranno a darmi ragione…

 

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La rotta incomprensibiledel centrosinistra italiano https://www.davideconte.com/wp/la-rotta-incomprensibiledel-centrosinistra-italiano/ https://www.davideconte.com/wp/la-rotta-incomprensibiledel-centrosinistra-italiano/#respond Wed, 04 Jan 2023 17:41:27 +0000 https://www.davideconte.com/wp/?p=2837

Mi diverto molto a constatare, giorno dopo giorno, quanto il centrosinistra italiano non riesca in alcun modo a derogare alle proprie strategie e ai propri atteggiamenti, neppure in un momento in cui si trova nell’occhio del ciclone per le note vicende del Qatargate (ah, se i soggetti coinvolti fossero stati di centrodestra a quanto clamore avremmo assistito…) e, nondimeno, per il crollo verticale dei consensi riscontrato sia alle ultime elezioni politiche sia dagli ultimi, progressivi sondaggi dei principali istituti demoscopici.

Tutto grasso che cola per Giorgia Meloni e compagni (si fa per dire, ovviamente), che volente o nolente proseguono in un cammino sufficientemente inflessibile da fargli guadagnare sempre più punti nel gradimento popolare. Perché, che piaccia o no, di certo le decisioni del nuovo governo nazionale di centrodestra non rappresentano sempre il top della popolarità (basti pensare alla stretta sul reddito di cittadinanza, cavallo di battaglia della risalita del Movimento Cinque Stelle), ma nessuno potrà imputare all’esecutivo una mancanza di coerenza o di consequenzialità rispetto a quanto sostenuto dai banchi dell’opposizione alla campagna elettorale.

E quel che più conta, a mio giudizio, è che neppure dai piani alti di Palazzo Chigi la leader di Fratelli d’Italia e prima donna premier del nostro Paese sembra aver intenzione di perdere il proprio contatto diretto con l’elettorato, sollecitato in modo costante quanto efficace da una comunicazione social immediata, chiara e puntuale su ogni argomento o decisione che la riguarda.

Quanto durerà? Non lo so, anzi, credo a lungo. Ma conta che mi piace e spero che continui a piacermi!

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“La scatola di latta”: compratelo! https://www.davideconte.com/wp/2830-2/ https://www.davideconte.com/wp/2830-2/#respond Thu, 13 Oct 2022 13:10:07 +0000 https://www.davideconte.com/wp/?p=2830

Voglio innocentemente “spoilerare” la prefazione che, su gentile invito dell’autore, ho scritto per il libro “La scatola di latta” di Nicola Pettorino, presentato sabato scorso al Grand Hotel delle Terme Re Ferdinando di Ischia. Lo faccio affinché qualcuno di Voi, incuriosito, possa acquistare il libro scrivendo a nicola.pettorino@tiscali.it o visitando la pagina Facebook dell’Associazione Un granello di sabbia”.

Ricordo che il ricavato delle vendite, in memoria del nostro compianto amico Primo Celebrin, verrà devoluto alle due Associazioni a lui molto care: ISOLE D’AMORE onlus e LUCA BRANDI onlus.

Buona lettura!

L’esperienza autobiografica di Nicola Pettorino ne “La scatola di latta” mi ha coinvolto ed appassionato sin dall’invito a firmarne la prefazione. Tutto quel che riguarda la “mia” Ischia e ne parla un gran bene, diffondendone la magia e le autentiche unicità, costituisce un momento di gioia ed orgoglio al tempo stesso che va ben oltre l’amore viscerale per la propria terra, spesso messo a rischio da quella pericolosa abitudine alla bellezza che, purtroppo, caratterizza ormai moltissimi ischitani.
La “penna” dell’autore vola leggera in un vortice di racconti ed esperienze che il lettore sente facilmente proprie, perché intrise di un vissuto che potrebbe appartenere a chiunque. Diversa e, per certi versi, rara è invece la sua capacità di condire ogni singola pagina col sapore di quella sensibilità e quell’attaccamento a valori ormai in disuso nella società cosiddetta moderna, in cui egli continua a credere fermamente e che rappresentano le fondamenta del suo background formativo: amicizia, famiglia, cultura, rispetto, ricordi, amore, luoghi. Non a caso, il dubbio ingenerato dall’amico geometra Cosimo sull’opportunità o meno di vendere la sua casa natia non è altro che la migliore delle scuse per convincersi, in cuor suo, di non aver mai avuto alcuna intenzione di privarsene per sempre. Quindi, meglio ristrutturarla e tornarci a vivere!
Splendido, invece, ritrovare la propria identità nelle foto e nella grafia dello zio Giuseppe morto in guerra, proprio nel momento chiave del racconto in cui, nell’aprire la scatola di latta, il calore di quella invisibile mano sul collo diventa sempre più intenso. La stessa sensazione di Lucia, omonima della sua altrettanto sfortunata antenata e promessa sposa di Giuseppe, che alla fine incarna alla perfezione il ruolo di anima gemella scoperta dal protagonista forse un po’ troppo tardi. Meglio tardi che mai: per l’amore vero c’è sempre tempo.
Ma “La scatola di latta” è diventato anche un’occasione cara all’autore per ricordare Primo.
Primo Celebrin, avvocato ischitano, atleta, pescatore d’altura e salutista come pochi, era un carissimo amico di Nicola. E anche mio. E di tanti altri, ischitani e non, che da quel maledetto 24 luglio 2019 hanno perso l’amico ideale, quello che chiunque avrebbe desiderato di avere.
In questo libro la figura di Primo appare fugacemente, ma con quell’intensità che lascia il segno senza per questo rinunciare all’eleganza e alla discrezione che erano lo specchio stilistico del personaggio nella vita reale. Perché Primo, insieme a tanti aspetti del Suo essere e alla Sua grande preparazione da avvocato, è riuscito ad emergere con forza da un panorama umano e professionale sempre più scadente anche grazie al Suo proverbiale, inguaribile low profile. Ma sono sicuro, come quando gli dedicai un mio editoriale pochi giorni dopo la sua morte, che nonostante la Sua naturale allergia all’eccesso di visibilità, si sarebbe rivisto ben volentieri nelle pagine di questa piacevolissima opera letteraria.

 

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Non sarò candidato, ma… https://www.davideconte.com/wp/non-saro-candidato-ma/ https://www.davideconte.com/wp/non-saro-candidato-ma/#respond Tue, 23 Aug 2022 09:47:18 +0000 https://www.davideconte.com/wp/?p=2820
La presentazione delle candidature scaduta ieri sera era l’occasione ideale, per molti come me, di partecipare ad un processo di rinnovamento e riqualificazione di una classe dirigente di centrodestra che si accinge a governare il Paese dal 25 settembre in poi.
In quest’ottica, avevo sottoscritto la mia disponibilità e l’accettazione “in bianco” a FRATELLI d’ ITALIA (a cui ho aderito dal 2021) della candidatura alla Camera e al Senato, senza per questo sbandierare la mia posizione ai quattro venti. Anzi…
Purtroppo i tempi dall’improvviso scioglimento delle Camere del 21 luglio si sono rivelati troppo compressi per consolidare un’interlocuzione con i vertici nazionali di FdI utile ad essere candidato, nonostante un curriculum giudicato “di tutto rispetto e raro a trovarsi in politica”. Di contro, gli stessi tempi sono stati più che sufficienti per infliggere il giusto contrappasso a chi, nel rivendicare sulla stampa il mancato rispetto dei patti da parte del suo partito che lo ha escluso da ogni candidatura, dimenticava di averli sistematicamente traditi e calpestati con chi gli è stato vicino e fedele, in politica come nelle aziende, a cominciare dal suo stesso territorio che, tuttora, dà da vivere a lui e ai suoi cari e distruggendo letteralmente il centrodestra a Ischia.
Ma a quasi 56 anni non è più tempo di dare spazio alle recriminazioni e alla delusione: per quanto mi riguarda, l’obiettivo primario è vincere le elezioni politiche, invitando tutti e ovunque ad andare a votare e consolidare la leadership di FRATELLI D’ITALIA nel panorama politico nazionale, con Giorgia Meloni prossimo premier. E subito dopo, cominciare a rifondare anche la buona amministrazione -quella vera- sulla nostra Isola.
Il tempo, in politica, un bel giorno sarà galantuomo anche con le persone perbene. E come disse San Paolo nella Lettera ai Romani, “la speranza non delude”. Mai.
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Buon senso e rispetto https://www.davideconte.com/wp/buon-senso-e-rispetto/ https://www.davideconte.com/wp/buon-senso-e-rispetto/#respond Tue, 16 Aug 2022 08:53:05 +0000 https://www.davideconte.com/wp/?p=2815

Ho seguito finora in silenzio la vicenda della chiusura del “Valentino” a Ischia, prendendo atto di tutti (ma veramente tutti) i pareri espressi sia sulla stampa sia sui social.

Oggi ho quasi cinquantasei anni e il fatto che non frequenti più il mondo del by night per mero divario generazionale non significa che non possa essere obiettivo sull’argomento, specie in considerazione del fatto che ho due figli millennials, con ogni conseguente attenzione a tutto quel che riguarda i loro ambienti abituali.

Quel che è accaduto al Valentino non può e non dev’essere accostato in alcun modo all’incapacità delle nostre -pur inette- amministrazioni locali di gestire il sistema-turismo per quanto attiene al target dei giovani, perché tale problema è fortemente insito anche nella cultura di molti ischitani, indiscussi elettori di tali amministrazioni, pronti a protestare -giusto per fare un esempio- anche contro un evento assolutamente occasionale come la serata dance nella pineta di Fiaiano di qualche giorno fa.

E’ altrettanto vero (e l’ho sempre scritto), che non può e non deve esistere alcun diritto acquisito di questa o quella realtà imprenditoriale locale, con comportamenti in spregio di leggi e regole che mettano a repentaglio la sicurezza e la condotta dei loro clienti, molti dei quali minorenni, e la tutela di chi con il loro ambiente non ha nulla a che fare. E in considerazione di ciò, non c’è “simbolo” o “storicità” che tenga!

Mettiamola così: a Ischia ci conosciamo un po’ tutti e la difesa d’ufficio ci può stare, da una parte come dall’altra. Ma un onorevole compromesso all’insegna di un po’ più di buon senso e della rigorosa restaurazione di quel valore ormai latitante che si chiama RISPETTO (per il rischio d’impresa, per il lavoro altrui, per il prossimo, per le leggi e le regole, per la civile convivenza e… chi più ne ha più ne metta) ci farebbe decisamente bene.

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L’AgCom ha sanzionatosindaco e liceo “fuorilegge” https://www.davideconte.com/wp/lagcom-ha-sanzionatosindaco-e-liceo-fuorilegge/ https://www.davideconte.com/wp/lagcom-ha-sanzionatosindaco-e-liceo-fuorilegge/#respond Sun, 07 Aug 2022 13:17:35 +0000 https://www.davideconte.com/wp/?p=2806

Lo avevo detto e scritto, il 2 giugno scorso: quell’evento è fuorilegge! Invitai il sindaco d’Ischia nonché ricandidato, Enzo Ferrandino, a revocarlo, ma soprattutto la dirigente del Liceo “Buchner”, Assunta Barbieri, a prendere le distanze da un’iniziativa fuorilegge nell’ambito della scuola, per giunta ad anno scolastico ancora in corso. Entrambi preferirono fare orecchie da mercante, costringendo me a mantenere la parola -come sempre faccio- di segnalare la violazione all’AgCom.

Il 19 luglio scorso, con la delibera 271/22, l’AgCom (Autorità Garante per le Comunicazioni) ha puntualmente -seppur inutilmente, visto il tempo trascorso- sancito, nel caso di specie, la condizione di fuorilegge sia per il Comune di Ischia e il suo sindaco rieletto sia per il Liceo “Buchner” e la sua dirigente, imponendo ad entrambi di pubblicare sui rispettivi siti il senso del provvedimento: un classico “mea culpa” pubblico che la burocrazia prevede prima che, in mancanza, si passi alla sanzione vera e propria.

Ecco la fine che merita chi, ottenebrato dal suo ego, dalle sue pseudo-idee o dalla prostrazione verso i suoi superiori, preferisce non accettare buoni e gratuiti consigli da chi ne sa di più!

Chi volesse leggere il provvedimento, può farlo cliccando qui.

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La nuova gioiosa macchina da guerra? https://www.davideconte.com/wp/la-nuova-gioiosa-macchina-da-guerra/ https://www.davideconte.com/wp/la-nuova-gioiosa-macchina-da-guerra/#respond Mon, 01 Aug 2022 17:18:14 +0000 https://www.davideconte.com/wp/?p=2803

E’ diventato talmente patetico il continuo tentativo di demonizzazione di Giorgia Meloni da parte del PD e, in particolare, del segretario Enrico Letta, al punto da ricordarmi il mitico Achille Occhetto del ’94 contro Berlusconi.

Mi sembra infatti di rivivere quella campagna elettorale a dir poco epica, in cui tanti giovani come me trovarono, grazie al messaggio di Silvio Berlusconi poi svanito nel tempo, l’entusiasmo di avvicinarsi alla politica in modo fattivo.

All’epoca, il buon Occhetto e il suo PdS fecero di tutto per mandare il Cavaliere azzurro a gambe all’aria, elettoralmente parlando, invocando una forza congiunta di tutte le espressioni sane del Paese per creare una “gioiosa macchina da guerra” e sconfiggere il nemico (Berlusconi, Fini e Casini). Peccato per lui, ma più andava avanti con i suoi attacchi, più il centrodestra con Berlusconi a capo guadagnava punti fino a stravincere.

Del resto, lo sanno tutti che più infanghi il tuo avversario più ne fai una vittima e ne aumenti i consensi. Ma questa sinistra è ormai alla frutta, quella marcia, e non sa più che pesci prendere. 

L’ho sempre detto: a volte, nella vita, è meglio “piegare a libretto” e dimostrare di saper perdere con onore.

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Proprio non capiscono! https://www.davideconte.com/wp/proprio-non-capiscono/ https://www.davideconte.com/wp/proprio-non-capiscono/#respond Sat, 21 May 2022 08:34:48 +0000 https://www.davideconte.com/wp/?p=2794

Dopo oltre dieci anni dalla mia uscita volontaria dalla politica locale, ancora in tanti si chiedono come sia possibile che io abbia potuto rinunciare ad un impegno pubblico ambitissimo per tanti, a giudicare dalle candidature “ad ogni costo” che si sono viste a soccorso del sicuro vincitore e sindaco in carica, Enzo Ferrandino. Ed altrettanti si chiedono quale sia la forza che mi consente di dire e scrivere sempre e comunque tutto quel che penso, senza alcun freno inibitorio se non quello della verità, del rispetto e della buona educazione verso chiunque, anche chi non li meriterebbe.

Ebbene, la risposta è molto semplice: gli uomini liberi possono tutto questo, insieme alle loro famiglie; quelle che certo potere, i suoi protagonisti e i relativi giochetti di palazzo, in passato, hanno provato a minare nei loro equilibri, nella loro quotidianità, nelle loro aziende. Eppure ancora oggi a molti di questi loschi figuri continua a non andare giù che tutte queste porcherie non abbiano scalfito né me né i miei e di come siamo riusciti a dimostrarci, nel nostro piccolo, più forti, orgogliosi e benvoluti di loro, senza alcuna necessità di sottostare alla benevolenza condizionata del “palazzo”.

Assistere ancora una volta da spettatore alla terza campagna elettorale amministrativa di fila, più che motivo di fierezza, rappresenta un messaggio forte e chiaro ad una comunità che nel 2022, dopo la pandemia, in piena crisi economica e con una stagione turistica che, per quanto si preannunci ottima, non lascia intravedere ancora alcuna prospettiva valida per affrontare i sempre più duri “mesi morti”, non riesce a stabilire alcuna priorità in grado di porre in secondo piano le esigenze personali a vantaggio del bene comune.

Per mia fede e cultura, cerco di vivere sempre “con la cintura ai fianchi e le lucerne accese”, pur non sacrificando una personalissima visione di futuro e di Paese per quest’Isola che, malgrado tutto, continuo ad amare alla follia. E se un giorno, ancora presente e non già esausto a invecchiare altrove, Ischia e gli Ischitani dimostreranno di aver voglia di crescere, non mi tirerò certo indietro. Ma solo come dico io e con chi dico io. Da uomo libero.

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La visione di Natale https://www.davideconte.com/wp/la-visione-di-natale/ https://www.davideconte.com/wp/la-visione-di-natale/#respond Tue, 28 Dec 2021 15:26:08 +0000 https://www.davideconte.com/wp/?p=2782

(da IL DISPARI del 24/12/2021)

Oggi è la Vigilia di Natale e sebbene vi siano ancora tante cose da fare, l’aria di festa si respira a pieni polmoni. Qualche nuvolone incombe, quasi a volerci ricordare che, nel rispetto del “comme catarenèa accussì natalèa”, entro domani un po’ di pioggia non dovrebbe mancare. Ma c

iononostante un sorriso solare sembra stampato sul viso di tutti: ogni persona che incontro trasuda gioia da ogni poro, saluta con estrema cordialità scambiandosi gli auguri, entra nei negozi ricevendo il più caloroso dei “buongiorno” e lo ricambia con grande educazione.

Anche il traffico sembra essersi autodiluito e ogni automobilista o motociclista guida con insolita calma e civiltà, rispettando le strisce pedonali, gli stop, le rotatorie, i sensi unici, le z.t.l. e i divieti di sosta; questo non solo per evitare una salatissima multa o ridurre il rischio di incidenti, ma perché tutti sono assolutamente abituati a comportarsi così. Da sempre.

Le strade sono libere da pericolose buche e cantieri a cielo aperto, i boschi liberi da rifiuti, il mare pulitissimo e senza scarichi; le zone pedemontane colpite dagli incendi estivi hanno già visto rifiorire tutta la vegetazione distrutta dalle fiamme e, udite udite, la ricostruzione delle zone terremotate del 2017 in quel del Majo è stata ormai quasi completata.

E in politica? Nessun problema! A Serrara Fontana, teatro delle ultime elezioni, Irene Iacono e Cesare Mattera vanno ormai d’amore e d’accordo e cooperano in un unico progetto di riqualificazione dell’intero Comune, non delle singole frazioni. Giacomo Pascale e Domenico De Siano hanno organizzato per oggi un mega-buffet in Piazza Santa Restituta per festeggiare la ritrovata unione a favore dei lacchesi. Francesco Del Deo ha trovato l’accordo con Stani Verde per concludere insieme la corrente legislatura e lasciare il testimone a una diarchia tra il giovane oppositore e Gianni Matarese. Peppe Silvitelli e Maria Grazia Di Scala hanno già pronta la formula per il futuro di Casamicciola nel dopo Castagna, mentre Giuseppino Di Meglio e Dionigi Gaudioso stanno scrivendo a quattro mani un programma elettorale che proietti Barano in una dimensione ipergalattica. A Ischia, Enzo Ferrandino mi ha appena telefonato, chiedendomi consiglio sul modo migliore di diventare un buon sindaco agli occhi di tutti i nostri concittadini, quasi come se, bontà sua, io lo sapessi meglio di lui. E dulcis in fundo, tutte e sei le municipalità hanno sottoscritto un impegno solenne a costituire insieme nel 2027, finalmente, il Comune Unico dell’isola d’Ischia.

E poi? Basta così. Come visione onirica del Natale che vorrei credo sia sufficiente.

Buone Feste, Ischia!

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Purtuallo o… cos’altro? https://www.davideconte.com/wp/purtuallo-o-cosaltro/ https://www.davideconte.com/wp/purtuallo-o-cosaltro/#respond Tue, 02 Nov 2021 16:44:44 +0000 https://www.davideconte.com/wp/?p=2778

E’ una malattia. La gente ha smesso di pensare, di provare emozioni, di interessarsi alle cose; nessuno che si appassioni o creda in qualcosa che non sia la sua piccola, dannata, comoda mediocrità.

Questo pensiero non è mio, ma è come se lo fosse! E chi è solito leggermi o avere a che fare con me nelle tipiche discussioni accademiche quotidiane lo sa perfettamente. Il mio fraterno amico Fabrizio Fiorito me lo ha estratto da “Revolutionary road” di Richard Yates, autore statunitense del secolo scorso.

Se ne avete voglia, provate a fermarvi un po’ a riflettere e, Ve ne prego, aiutatemi a trovare un buon motivo per confutare la dannata attualità di quest’affermazione, coniata nel lontano 1961.

Tantissimi amici continuano a rivolgermi il più classico dei “ma chi cacchio te lo fa fare a tornare in politica, dopo nove anni in cui sei stato tranquillo tra lavoro, famiglia e hobbies?”. Hanno perfettamente ragione, lo so; e proprio per questo sto ancora seriamente riflettendo sull’opportunità di scendere in campo in prima persona ovvero limitarmi a fare da guida, se lo vorrà, a chi ha voglia di impegnarsi per Ischia alle prossime elezioni. Una cosa è certa: la mia vita è stata sempre caratterizzata da scelte mirate ad allontanarmi da quell’aurea mediocritas che non mi è mai appartenuta e che, ancora oggi, credo non mi appartenga e, soprattutto, non credo di meritare. Essere derubricato a mo’ di agrume in quella massa popolare che non pensa, non si emoziona, non sogna, non ha interessi né passioni e non crede in nulla più di quanto lo riguardi strettamente proprio non mi va giù. E se per altri è facile sopportare quel maledetto “simme tutte purtualle”, io lo rifiuto tanto quando mi dicono che “la politica è sporca è chi la fa si sporca” ma tanto oggi, momento più comodo per omologarsi agli altri concittadini-arance e chiamarsene fuori piuttosto che pensare di ritornare e dimostrare di essere, magari, un agrume diverso.

E Voi, che agrume pensate di essere?

(da IL DISPARI del 31 ottobre 2021)

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