Comune Unico: non fatevi impressionare dai contrari!

Non è stato ancora indetto il referendum per il Comune Unico che dal fronte foriano ci sono state le prime levate di scudi. Sul quotidiano IL GOLFO di oggi ne abbiamo lette di cotte e di crude, da parte di esponenti politici di ogni genere. Le posizioni espresse quest’oggi, in particolare, riguardano prevalentemente un problema di schieramento e malcelano la ferma volontà di interrompere il cammino dell’attuale Amministrazione foriana guidata da Franco Regine, con la naturale voglia di alternanza propria dei piccoli centri: della serie, “lievt tu ca m’aggia metter io“. E se qualcuno ha dato del kamikaze al primo cittadino di Forio per aver messo a rischio la sua stessa poltrona per questa timida apertura al dialogo sull’argomento con la Commissione Regionale competente, allora io credo che egli possa essere ben fiero della sua scelta, ancorché tardiva.

Vorrei però che il lettore meno attento non si facesse impressionare più di tanto da queste posizioni: sono più che convinto, infatti, che si tratti di opinioni del tutto personali e che non trovano riscontro più di tanto tra la gente comune. Si sa che molti foriani (al pari di altrettanti serraro-fontanesi e baranesi) sono contrari al Comune Unico, ma è altrettanto vero che è ormai radicata da tempo (come ho avuto modo di scrivere su Facebook) una forte consapevolezza popolare -che una volta tanto vede particolarmente protagonisti i giovani- rispetto all’indifferibile necessità di una semplificazione politico-amministrativa che ci faccia uscire per sempre dall’impasse di avere ben sei Comuni su un territorio relativamente piccolo come il nostro.

Di certo sarà importante che tutti gli Ischitani di buona volontà si impegnino ad impegnarsi: non è un gioco di parole, ma il modo più semplice di far capire che essere favorevoli al Comune Unico e diffondere nel proprio piccolo la necessità di sostenere questa posizione è un dovere, più che una semplice scelta di campo. E ciascuno, schierato o meno politicamente, dovrà impegnarsi a recitare la propria parte, se necessario fregandosene altamente dell’opinione dei propri abituali referenti.

Non è più tempo per giurassici campanilismi o per rivendicare identità locali che nessuno intende negare, o ancora per manifestare inconsistenti timori di fondo: si tratta di cominciare un forte processo di rilancio dell’Isola intera, che identificandosi all’unisono con la sua stessa naturale denominazione (Comune dell’Isola d’Ischia) punti verso un indiscutibile rafforzamento in termini di rappresentatività in seno agli Enti sovraccomunali, oltre ad un naturale risparmio di risorse economiche e ad un processo di totale riorganizzazione della macchina amministrativa che solo un’unica, forte Amministrazione (e non quattro o sei) può pensare di avviare.

Il “Comunello”? Adesso è un problema del tutto superato, lo hanno capito tutti! La partita si giocherà con la scheda del Comune Unico, con un’unica, inequivocabile risposta da parte di tutti gli Isolani che hanno capito: SI’! E grazie a Dio, sono convinto che quelli che non l’hanno ancora capito -o fanno finta di non capire- rappresentino una sparuta minoranza.

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