Una class action per la Festa di Sant’Anna: io ci sto!

L’evento più importante dell’Isola ha subito quest’anno una notevole mortificazione sul piano organizzativo, a causa delle azioni del tutto sconclusionate da parte dell’amministrazione guidata da Giosi Ferrandino e Luigi Boccanfuso. Vi sono posizioni debitorie importanti e senza precedenti che risalgono all’edizione 2010 e che al momento sono state sensibilmente incrementate dall’edizione appena trascorsa; e a mio avviso c’è più di un semplice timore che la vita della Festa sia seriamente a rischio.

Penso che indipendentemente da chi, il prossimo anno, sarà preposto per conto del Comune a decidere in merito alle sorti dell’evento più importante dell’Isola, tutti i veri appassionati della Festa di Sant’Anna (Geppino Cuomo, Lello Postiglione, Giovanni D’Amico, Luca Mazzella, i Sorrentino, gli amici del Largo dei Naviganti, gli appassionati costruttori di Ischia e degli altri Comuni, gli Ischitani tutti e quanti altri con i quali mi scuso sin da ora di averli involontariamente omessi da questo breve elenco) dovrebbero cominciare sin da ora un ragionamento serio e professionale per dettare le regole in vista dell’ottantesima edizione della Festa, coinvolgendo appieno le associazioni, la Chiesa locale, qualche sponsor importante e soprattutto i giovani, che devono rappresentare il futuro della Festa di Sant’Anna.

Oggi, ciò che serve è una sorta di class action a tutela di un evento che supera i settant’anni di storia e che non può e non deve più dipendere esclusivamente dalla volontà politica. Chiunque a maggio sarà eletto al Comune, dinanzi a un programma serio e rispettoso di tutto e tutti, tradizione in primis, non potrà che prenderne atto. Diversamente, visti i tempi, temo che dal 2012 questo clima di assoluta improvvisazione dell’ultim’ora non basterà più.

(photo: Giorgio Di Iorio)

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