I Maronti appartengono a tutta l’Isola: ribelliamoci!
Anche se la sua diffusione su Facebook è già a macchia d’olio, cliccando qui potrete vedere l’agghiacciante servizio filmato sulla condotta fognaria e i fanghi termali che da tempo inquinano il mare dei Maronti.
Io non credo alla coscienza civica dell’ischitano medio, che sugli argomenti importanti (ospedale, trasporti, demolizioni etc.) è solitamente latitante, a meno che l’argomento non tocchi direttamente la sua tasca. Ma dinanzi all’evidenza, le responsabilità di chi dovrebbe reagire immediatamente e non lo fa emergono palesi.
La spiaggia dei Maronti è un patrimonio che non appartiene solo al Comune di Barano d’Ischia, bensì all’intera Isola. Dobbiamo pretendere a gran voce che non solo le amministrazioni di Barano e Serrara Fontana, ma tutte e sei, predispongano tutti gli atti necessari a tutelare l’immagine di Ischia in vista della prossima stagione turistica, lontana per l’arrivo degli Ospiti-bagnanti, ma già in corso per la programmazione da parte degli operatori.
Personalmente, ho lanciato un appello ai Sindaci di Barano d’Ischia e Serrara Fontana, ma chiederò seduta stante al Presidente del Consiglio Comunale la convocazione del Civico Consesso su quest’argomento. Se avete da suggerirmi altre iniziative, fatelo pure!
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Con Claudia ad Ischia sulle orme di Wojtyla
Sono ormai lontani i tempi della Claudia Koll sexy-symbol: oggi la famosa attrice conserva intatto il suo fascino in barba agli anni che passano. Anche la mission è sempre la stessa: conquistare! Ma adesso si va ben oltre la sensualità femminile; o meglio, è proprio quel suo aspetto condito di innata bellezza che rende tutto più semplice, anche se si tratta di conquistare… in nome di Gesù.
Claudia sarà ad Ischia domenica sera, dopo la messa delle 20.00 al Centro Sportivo di Fiaiano, per un incontro che la dice lunga su quanto di buono potrà raccontare al gentil sesso di casa nostra: “Donna, oggi – alla luce degli insegnamenti di Giovanni Paolo II“. E tra un balletto e una canzone di artisti locali, di certo saprà regalare a tutti noi oltre un’ora di parole piene di vita vissuta, testimonianza di quel processo di conversione utile a dimostrare che il Signore può manifestarsi in tutta la sua grandezza nei modi e nelle situazioni su cui nessuno di noi sarebbe pronto a scommettere.
Spero vivamente di poterci essere!
Leggi tuttoCommossi come nove anni fa, ricordando il Beato
Commossi come nove anni fa, Padre Filippo Strofaldi in testa, nel ricordare quel Papa, oggi Beato, che scelse Ischia per la prima Visita Pastorale di un Pontefice in un’Isola minore italiana. Questa è l’epitome della celebrazione di ieri sera, in un Piazzale Aragonese gremito che ha così risposto “PRESENTE” all’appello del nostro Pastore, che nonostante non abbia risparmiato durissimi moniti (ricordando a tutti che “quest’Isola ricca di sole e di bellezze naturali, coperta di verde e immersa nelle acque meravigliose del mare nostrum -riprendendo le parole di Giovanni Paolo II nel discorso ai giovani del Soccorso- sia bella nell’anima e non bella senz’anima“) ha ottenuto un insolito quanto meritato applauso al termine della sua omelia.
Personalmente ritengo opportuno riprodurre il testo integrale dell’omelia che il Beato Giovanni Paolo II rivolse a tutti noi il 5 maggio del 2002 e che dovrebbe rappresentare nei fatti la luce del nostro cammino di Isola felice, “docile e obbediente alla Parola di Dio… laboratorio di pace e di autentico amore… Chiesa sempre più accogliente, dove tutti si sentono a casa… e ripartiranno rinfrancati nel corpo, ma ancor più rinvigoriti nello spirito.”
Grazie, Padre Filippo, per averci fatto rivivere quella splendida, indimenticabile giornata che tutto il mondo ci invidia e di cui Lei fu l’unico, indiscusso artefice!
“Carissimi, adorate il Signore, Cristo, nei vostri cuori, pronti sempre a rispondere a chiunque vi domandi ragione della speranza che è in voi” (1Pt 3, 15). Con queste parole dell’apostolo Pietro, desidero salutare tutti voi, carissimi Fratelli e Sorelle di Ischia. Grazie per la vostra calorosa accoglienza! Saluto in primo luogo il vostro amato Pastore, Mons. Filippo Strofaldi, e lo ringrazio per le parole di benvenuto che ha voluto rivolgermi a nome vostro. Estendo il mio cordiale saluto ai Vescovi della Campania e agli altri Presuli presenti, ai sacerdoti, ai religiosi e alle religiose e alle varie componenti della famiglia diocesana. Rivolgo un deferente pensiero al Rappresentante del Governo italiano, come pure ai Rappresentanti del Comune, della Provincia di Napoli e della Regione Campania. Saluto anche le altre Autorità politiche e militari, che con la loro presenza hanno voluto onorare questo nostro incontro. Ringrazio poi quanti hanno offerto la loro generosa collaborazione per preparare questa mia visita. Stringo infine a me in un grande abbraccio tutti voi, abitanti dell’isola, con una speciale parola per gli anziani, gli ammalati, i bambini, le famiglie, senza dimenticare coloro che, per vari motivi, non hanno potuto essere con noi quest’oggi.
Permettete, carissimi Fratelli e Sorelle, che nel contesto di questa solenne e festosa celebrazione eucaristica, indirizzi alla vostra amata comunità tre parole importanti, prendendole dalle letture bibliche poc’anzi proclamate. La prima è: “ascolta!”. La troviamo nel vivace racconto del libro degli Atti degli Apostoli, dove si narra che “le folle prestavano ascolto unanimi alle parole di Filippo sentendolo parlare e vedendo i miracoli che egli compiva” (At 8, 6). L’ascolto del testimone di Gesù, che parla di Lui con amore ed entusiasmo, produce, come frutto immediato, la gioia. Nota san Luca: “E vi fu grande gioia in quella città” (At 8, 8). Comunità cristiana di Ischia, se vuoi sperimentare anche tu questa gioia, resta in ascolto della Parola di Dio! Porterai così a compimento la tua missione, camminando sotto l’azione dello Spirito Santo. Diffonderai il Vangelo della gioia e della pace, rimanendo unita al tuo Vescovo e ai sacerdoti, suoi primi collaboratori. Come è avvenuto per le comunità di Samaria, di cui parla la prima lettura, scenderà anche su di te l’effusione abbondante del Consolatore, il quale – lo ricorda il Concilio Vaticano II – “muove il cuore e lo rivolge a Dio, apre gli occhi della mente, e dà a tutti dolcezza nel consentire e nel credere alla Verità” (Cost. Dei Verbum, 5).
Fratelli e Sorelle carissimi, c’è una seconda parola che vorrei rivolgervi, ed è: “accogli!”. La vostra splendida isola, meta di un gran numero di visitatori e turisti, conosce bene il valore dell’accoglienza. Ischia, pertanto, può diventare un laboratorio privilegiato anche di quella tipica accoglienza, che i discepoli di Cristo sono chiamati ad offrire a tutti, da qualunque paese provengano e a qualsiasi cultura appartengano. Solo chi ha aperto l’animo a Cristo è in grado di offrire un’accoglienza mai formale e superficiale, ma contrassegnata da “dolcezza” e da “rispetto” (cfr 1 Pt 3, 15). La fede accompagnata da opere buone è contagiosa e irradiante, perché rende visibile e comunica l’amore di Dio. Tendete a far vostro questo stile di vita, ascoltando le parole dell’apostolo Pietro, poco fa proclamate nella seconda lettura (cfr 1Pt 3, 15). Egli esorta i credenti a rispondere sempre con pronta disponibilità “a chiunque vi domandi ragione della speranza che è in voi”. E aggiunge che è “meglio, se così vuole Dio, soffrire operando il bene che facendo il male” (1Pt 3, 17).
Quanta saggezza umana e quanta ricchezza spirituale in questi semplici, ma fondamentali consigli ascetici e pastorali! Essi conducono alla terza parola che vorrei affidarvi: “ama!”. L’ascolto e l’accoglienza aprono l’animo all’amore. Il brano del Vangelo di Giovanni, appena letto, ci aiuta a meglio comprendere questa misteriosa realtà. Esso ci mostra come l’amore sia il pieno compimento della vocazione della persona secondo il disegno di Dio. Questo amore è il grande dono di Gesù, che ci rende veramente e pienamente uomini. “Chi accoglie i miei comandamenti e li osserva, – dice il Signore – questi mi ama. Chi mi ama sarà amato dal Padre mio e anch’io lo amerò e mi manifesterò a lui” (Gv 14, 21). Quando ci si sente amati, si è più facilmente spinti ad amare. Quando si sperimenta l’amore di Dio, si è più pronti a seguire Colui che ha amato i suoi discepoli “sino alla fine” (Gv 13, 1), cioè fino al dono totale di sé. È di questo amore che l’umanità, oggi forse più che mai, ha bisogno, perché solo l’amore è credibile. È la fede incrollabile in questo amore che ispira ai discepoli di Gesù di ogni epoca pensieri di pace, spalancando orizzonti di perdono e di concordia. Certo, ciò è impossibile secondo la logica del mondo, ma tutto si rende possibile a chi si lascia trasformare dalla grazia dello Spirito di Cristo, effusa con il Battesimo nei nostri cuori (cfr Rm 5, 5).
Chiesa che vivi in Ischia: sii docile e obbediente alla Parola di Dio e sarai laboratorio di pace e di autentico amore. Diventerai Chiesa sempre più accogliente, dove tutti si sentono a casa. Coloro che vengono a visitarti ripartiranno rinfrancati nel corpo, ma ancor più rinvigoriti nello spirito. Sotto la guida illuminata e prudente del tuo Pastore, sii una comunità che sa “ascoltare”, una terra pronta ad “accogliere”, una famiglia che si sforza di “amare” tutti in Cristo. Ti affido alla Vergine Maria, Madre del Bell’Amore, perché ti aiuti a far risplendere la tua identità di Chiesa di Cristo, di Chiesa dell’Amore. Ti siano di esempio e di aiuto i santi Patroni, nei quali si è resa concreta in modo visibile e credibile la divina carità.
Chiesa che vivi in Ischia! Il soffio dello Spirito di Cristo ti spinge verso gli orizzonti sconfinati della santità. Non temere, ma con fiducia prendi il largo! Avanza fiduciosa. Sempre! Amen.
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