Pietro è finalmente tra noi!

Il Vescovo d'Ischia, Mons. Pietro Lagnese

“Nel giorno dell’Ascensione, pregate affinché io riesca a farvi riconoscere in me la presenza del Signore. La fama di bellezza di cui gode la nostra Isola Verde diventi anche fama di santità, sulla scia dei suoi santi patroni e del Parroco Giuseppe Morgera. Chiesa di Ischia: prega per il tuo Vescovo Pietro.”

Questo il messaggio-cardine rivolto dal nuovo Vescovo d’Ischia, Mons. Pietro Lagnese, 52 anni, dopo i saluti di rito, nel corso della sua prima omelia al Piazzale delle Alghe di Ischia Ponte. Un Pastore presentatosi secondo i migliori auspici, non v’è dubbio, se si vuol considerare l’eccezionale seguito (ben 1.500 persone) che lo ha “scortato” dalla sua ex Parrocchia in quel di Vitulazio.

L’eredità raccolta da Mons. Lagnese è decisamente impegnativa: come fu per Benedetto XVI dopo Giovanni Paolo II, egli succede a un “grande” come Padre Filippo Strofaldi: il Vescovo di Papa Wojtyla ad Ischia, del ritorno del Corpo di San Giovan Giuseppe della Croce, del Consultorio Diocesano, del Centro d’Accoglienza di Forio, delle Suore di Clausura in Curia; ma soprattutto, il Vescovo del Sinodo Diocesano e della vicinanza totale alla gente, nella buona e nella cattiva sorte.

La giovane età del Vescovo Pietro incoraggia non poco chi, come me, crede fortemente in una rivisitazione di alcuni aspetti peculiari della Chiesa e del clero di Ischia; un obiettivo che non ha fatto parte dei traguardi del suo predecessore (che con tutta probabilità non ha più avuto la forza fisica di perseguirlo), ma che si rende a mio avviso ormai indifferibile. Una necessità di cambiamento che, a giudicare dai suoi primi moniti (“La chiesa deve uscire dai suoi schemi e deve aprirsi. Non è più tempo di chiuderci nei nostri recinti“), il nuovo Vescovo sembra aver già fatto sua.

Benvenuto, Vescovo Pietro! Che Dio La benedica.

 

(photo: gaetano di meglio – www.ildispari.it)

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