Nessuno tocchi Donald Trump!

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Considero Donald Trump un personaggio tutt’altro che à la page e in certi momenti anche ad un simpatizzante repubblicano come me, alcune delle sue espressioni paiono a dir poco eccessive.

Tuttavia, trovo a dir poco sgradevole la campagna denigratoria incalzante man mano che il traguardo della nomination del noto tycoon per la corsa alla Casa Bianca si avvicina sempre di più; una vera presa in giro per un Paese che da sempre, a giusta ragione, si fregia del titolo di culla della democrazia mondiale, leggere che l’eventuale elezione di Trump sia foriera di un autentico disastro, della rovina dell’economia americana e di un sicuro aumento del terrorismo internazionale. Balle spaziali, direbbe Mel Brooks!

Trump non è certo l’incarnazione della simpatia e della moderazione, ma è un candidato che in linea con le strategie di marketing politico introdotte a suo tempo da Obama, ha individuato un target di elettori americani ben preciso e ha lavorato sul suo sentiment, spingendo l’acceleratore su quelle criticità che tantissimi cittadini statunitensi, in particolare quelli del ceto medio-basso penalizzati dalla crisi dell’economia, identificano da tempo quali cause scatenanti dei loro problemi. Le sue ostentazioni di ricchezza non sono certo in linea con lo status della povera gente, ma per un sistema politico considerato universalmente corrotto, la sua indipendenza economica può senz’altro essere letta come una garanzia di non dover scendere a compromessi.

E’ chiaro a tutti che il sistema USA non voglia Trump presidente, trattandosi di un personaggio fondamentalmente incontrollabile da certe logiche, ma sono convinto che questo genere di demonizzazione dell’avversario che gli si sta rivoltando contro non faccia altro che rafforzarlo. E se tanti americani vogliono Trump, nessuno (democratici, establishment dei poteri occulti, religioni, paesi alleati etc.) tocchi Trump!

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