Maggioranze: chi ci crede ancora?

 

In un momento in cui l’Italia intera è pervasa da lacerazioni politiche e sociali di non lieve portata, Ischia sembra volersi adeguare appieno a tale clima. Se infatti il voto di oggi alla Camera dei Deputati risulta tutt’altro che convincente sulla stabilità del Governo Berlusconi in un futuro non certo remoto, anche nel Comune capoluogo della nostra Isola quelle certezze incrollabili sulla solidità dell’amministrazione Ferrandino sembrano aver ricevuto più di un semplice scossone.

Gli episodi da me segnalati insieme al collega Giuseppe Di Meglio e che riguardano la produzione di atti più che dubbi da parte dei vertici della società “Ischia Risorsa Mare” e del dirigente del settore economico-finanziario del Comune, unitamente a tante altre legittime perplessità sull’operato di un gruppo allegro ma non troppo, hanno portato la stragrande maggioranza dei cittadini, anche molti di quelli che l’avevano sostenuto a spada tratta nel 2007, a dubitare della qualità della loro scelta, se non a pentirsene del tutto.

Da fonti certe, inoltre, si apprende che all’interno della maggioranza dell’ex sindaco di Casamicciola Terme si sono aperti dialoghi piuttosto serrati tra gli scontenti, contro il reiterato isolazionismo di Giosi Ferrandino che, gioco forza, sta avvantaggiando quel ramo consilio-assessorile più vicino a Fratellanza e Lavoro che non all’Udc. Fu vera indignazione, o si tratta semplicemente di un abile gioco di potere per ottenere qualche prebenda in più da un sindaco ormai in balia di una situazione vicinissima al collasso?

In altre parole:  fino a che punto questo gruppo di “scontenti” potrà rendersi credibile, se continua a sostenere con il proprio voto in consiglio questa maggioranza che con fin troppa leggerezza rinuncia, recede, rimette, sponsorizza, contribuisce, vende, transige, concede, ordina, revoca, occulta, spende, spande, illumina, valuta, vieta, delibera e determina? La loro azione politica, che piaccia o no, svanirebbe nel nulla qualora essi scegliessero di portare sulle spalle il fardello di aver garantito continuità ad un disegno amministrativo del tutto antitetico a quelle regole di trasparenza, efficacia, efficienza ed economicità che ormai anche la gente comune, prima di noi politici di minoranza, chiede a gran voce.

Quanto essi potranno giustificare, nei confronti della nostra economia ormai in ginocchio, il loro silenzio rispetto al fatto che condonare un debito di Ischia Risorsa Mare di 750.000 euro facendolo scontare a 92.000 euro annui sotto forma di sponsorizzazione eventi sia, secondo questi signori di palazzo,  un’azione politicamente e socialmente corretta, mentre ci sono cittadini e imprenditori che per pagare le cartelle TARSU o i canoni di locazione attingono ai loro risparmi, comprano i soldi in banca o -peggio ancora- contraggono debiti insostenibili? O ancora -se rispondente al vero- la gestione di fondi neri in una partecipata del Comune,  per gestire lavoratori in nero?

Le vicende degli ultimi giorni sono ben più di un semplice spunto di riflessione. Oggi, chi sente di dover parlare, anche contro la sua stessa maggioranza, lo faccia subito. O -come si suol dire- taccia per sempre!

p.s. è superfluo ricordare che agli argomenti in grassetto, ancorché regolarmente comunicati, l’emittente TELEISCHIA (sì, sempre lei, quella che mi nega la par condicio da un bel pò di anni) non ha dedicato un solo minuto di notiziario o approfondimento, né un solo rigo sul suo sito internet. Forse è giunto il momento di prendere “il toro per le corna”?

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