Padre (Filippo), perdona loro…

Padre Filippo,

il Suo animo misericordioso, che più volte ha avuto modo di dimostrare negli anni di duro apostolato sulla nostra Isola, è stato messo ancora una volta, quest’oggi, a dura prova.

Quello che doveva essere un appuntamento istituzionale di assoluta importanza e solennità, evidentemente, non è stato considerato in giusta guisa da parte di chi, doverosamente, avrebbe dovuto rappresentare la nostra Comunità in modo adeguato e, soprattutto, senza “sopravvenuti impegni ” di sorta.

Gli ottimi Marianna Boccanfuso (che pena, però, quel nastro tricolore rimediato in chissà quale merceria al posto della rituale fascia istituzionale, per giunta indossato con il verde all’esterno), Gianluca Trani e Giorgio Luigi Balestrieri hanno senz’altro fatto il loro dovere. Ma in casi del genere, la forma è inevitabilmente anche sostanza.

So bene che Lei ha avuto già oltre cinque anni di tempo per conoscere il “soggetto” (se vogliamo per un attimo dimenticare il suo precedente quadriennio casamicciolese…); e proprio per questo, nel dire che c’era da aspettarselo, probabilmente non la sorprenderò. Anzi…

Non gliene voglia, Padre Filippo: chi nasce tondo non può morire quadro. Per fortuna, Ischia non è tutta così!

Con immutato, filiale affetto!

DAVIDE

 

 

(photo: ildispari.it)

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