Ischia, quale speranza ancora?
Quest’isola non smetterà mai di stupirmi!
Ieri sera ho ricevuto una telefonata da “numero privato”. Solitamente non rispondo mai a queste chiamate, ma vista l’ora insolita per un call center o uno spammer qualsiasi, ho pensato si trattasse di qualche richiesta di informazioni per il nostro bed and breakfast, che di solito arriva anche sul mio numero personale. Invece…
Mi ritrovo una gentile signora, che dall’altra parte della cornetta (per dirla in modo alquanto nostalgico), mi rivolge parole di enorme stima e considerazione per quel che sono solito scrivere, senza mezzi termini, nei miei vari interventi pubblici sui social e sui giornali. Ciononostante, ella ha continuato a restare anonima sino al termine della telefonata, in cui mi ha rappresentato un’ingiustizia commessa -a suo dire- nell’ambito di un’assunzione a termine in una partecipata del Comune di Ischia che penalizzerebbe tanti giovani come sua figlia che, con una laurea e dei titoli adeguati, si vedono sistematicamente scavalcati dal raccomandato di turno che “entra ‘e sicco e se mette ‘e chiatto“, impedendo a chiunque altro di partecipare e misurarsi.
Con la mia proverbiale chiarezza, rispetto alla sua richiesta di denunciare, indagare o scrivere qualcosa pubblicamente, le ho detto che non mi sembrava giusto raccogliere l’appello di una sconosciuta, perlomeno fin quando non avesse deciso di metterci la faccia (come faccio sempre io), presentarsi di persona ed assumersi, con me, la responsabilità di tale denuncia, magari dopo una chiacchierata al bar. La signora si è riservata di pensarci su e, eventualmente, richiamarmi col suo numero in chiaro.
Non pensate che io condanni la prudenza -per così dire- di un cittadino, prima di esporsi e rischiare qualsiasi genere di frequente ritorsione da parte del “palazzo”. Proprio oggi, su Facebook, ho elogiato l’ex poliziotto Antonio Cerbone, che ha puntato il dito con tanto di foto contro l’amministrazione Ferrandino denunciandone l’incapacità di amministrare finanche un condominio, figuriamoci un paese come Ischia, rispetto al degrado inaccettabile in cui versa la zona di Campagnano e dintorni. Quel che mi dispiace è che le persone come Cerbone sono sempre più rare e difficili da far uscire allo scoperto con il loro malcontento, mentre i vigliacchi e gli omertosi, al pari dei semplici “prudenti” che preferiscono non esporsi, rappresentano la maggioranza assoluta della cosiddetta “gente di Ischia” e scandiscono la punteggiatura della nostra quotidianità in cui, magari, tessono anche le lodi del sindaco e dei consiglieri che hanno votato e contribuito a mandare al potere.
Quale speranza possiamo ancora nutrire per il futuro?
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