Presidenza Albergatori: lotta a due con possibile outsider

Luciano Bazzoli e Ermando Mennella

 

Sarà la rentrée di Luciano Bazzoli l’unica “novità” in occasione dell’Assemblea Federalberghi del 20 febbraio, quando gli ischitani legati al sodalizio presieduto da Bernabò Bocca (impegnatissimo nella campagna elettorale che lo vedrà sicuramente eletto col PdL alla Camera dei Deputati) eleggeranno il loro nuovo Presidente? Al momento pare proprio di sì, se consideriamo che l’unico antagonista ufficiale è il Presidente uscente Ermando Mennella.

Si vocifera, però, che dietro le quinte si starebbe tentando di avanzare un’altra candidatura, quella dell’outsider Mario Eroico, già Presidente delle Chiavi d’Oro, impiegato in prestigiose strutture fuori da Ischia, poi approdato al Manzi, al Regina Isabella e attualmente titolare di un piccolo bed and breakfast di famiglia.

Di ufficiale, ovviamente, non trapela nulla! I “giochi di potere” interni alle Associazioni ischitane sono sempre più top secret, una specie di affare “fra di noi” con sempre meno partecipanti ed aperture all’innovazione. Intanto, l’incontro di sabato 8 al Continental potrebbe forse dirci qualcosa di buono, o si tratta di una kermesse elettorale in perfetto stile political-chic? Olè!

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L’antipolitica filobancaria: cui prodest?

La politica sta producendo voci contrastanti in merito al decreto “Salva Italia” sulla spending review: Nicki Vendola l’ha definito “ammazza Italia“, mentre Pier Ferdinando Casini si è detto entusiasta, schierandosi al fianco del premier Mario Monti.

Il problema, a mio avviso, si pone sotto altri aspetti:

1) Fino a che punto questa “managerialità esasperata” può realmente salvare l’Italia, con tutte le sue contraddizioni più o meno evidenti (rinunciare al taglio delle province e nominare due nuovi sottosegretari, mentre con l’altra mano si chiede alle Regioni di tagliare posti agli ospedali e si eliminano sedi giudiziarie estremamente disagiate come quella di Ischia)?

2) Fino a che punto si può continuare a far quadrare i numeri senza tenere in alcun conto le esigenze del territorio, quelle di cui la politica, attraverso i suoi rappresentanti, dovrebbe rendersi garante?

3) Fino a che punto si potrà parlare di ripresa, se la tassazione continua ad aumentare e la contrazione dei consumi prosegue inesorabile, senza che il Governo in carica offra il benché minimo spiraglio di tempi migliori per privati e aziende?

Se la politica -quella vera- è morta da tempo perché i politici nominati (e non eletti) non rappresentano più nessuno, dove ci porterà questa sottospecie di antipolitica filobancaria che il Governo Monti rappresenta alla grande? Onestamente, pur sforzandomi a ragionarci su, non saprei da dove cominciare. Ci proviamo insieme?

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Un italiano su tre non andrà in vacanza

E’ questo il verdetto della Federconsumatori, che probabilmente giustifica il fortissimo rallentamento delle prenotazioni per l’estate 2012 rispetto a quelle dello scorso anno. La crisi, le tasse (IMU in testa), lo spauracchio di spendere e, ultimo solo cronologicamente, il terremoto nella Bassa Padana, stanno scandendo step-by-step l’evolversi di una stagione turistica che si presenta difficile ogni oltre possibile immaginazione. Un albergo a Forio, fino a ieri, non aveva ancora aperto e una quarantina di dipendenti sono ancora a spasso e non sanno come sbarcare il lunario.

Se si continuerà di questo passo, specialmente con l’esasperazione di controlli anti-evasione che definire smodati è poco (mi risulta che in un noto ristorante di Roma, due settimane fa, siano stati effettuati dei controlli da agenti in borghese a persone ancora intente a consumare il loro pasto), la contrazione della spesa aumenterà a dismisura e, sinceramente, vista già l’attuale situazione, non oso immaginare quali potrebbero essere le conseguenze. I cantieri e i rimessaggi da diporto sono strapieni di barche che quest’anno non saranno varate per prudenza, oltre ad altrettante dalle rate leasing impagate, rimaste sul groppone delle finanziarie. In altre parole, tutti hanno paura ormai di tutto!

A quando qualche provvedimento per la crescita, Presidente Monti, o quanto meno un segnale di incoraggiamento per tutti?

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