Pallista!

Il comunicato di Giosi Ferrandino che fa seguito al suo vertice con il PD napoletano (lo trovate su www.tgischia.it) è a dir poco patetico.

Il sindaco d’Ischia continua imperterrito a raccontare balle spaziali, fidando sul naturale torpore che avvolge la nostra cittadinanza rispetto ai “fatti della politica”. E insistendo ancora sui bilanci comunali disastrati (come se lui non ne sapesse niente del “fiasco dell’olio” da nove anni a questa parte), dei trasferimenti economici da parte del Governo centrale (ad Ischia sono tutt’altro che diminuiti) e sul solito chiacchieratissimo “bene del Paese”, prova per l’ennesima volta a giustificare il pastrocchio PD-PDL attuato con parte della minoranza consiliare. Per fortuna, pare che stavolta lo schifo generale verso tale iniziativa senza precedenti cresce di giorno in giorno: lui stesso se ne rende conto giorno dopo giorno.

Il massimo dell’autoesaltazione viene raggiunto quando Ferrandino dichiara: “Verrà quindi chiesto ai Partiti, per il tempo strettamente necessario, un passo indietro nella prossima tornata elettorale per favorire il percorso avviato sull’Isola d’Ischia, che rappresenterà un’esperienza esclusivamente “civica”, indispensabile per semplificare il quadro amministrativo locale, portando avanti, quindi, una grande riforma che necessita  del consenso più ampio per essere realizzata e  che serva ad avviare una fase costituente per nuovi assetti istituzionali, più rispondenti alle esigenze del territorio e dei cittadini a fronte delle sfide che ci attendono.” Politichese puro, che non tiene conto del fatto che è impensabile che i due partiti più grandi d’Italia (da cui Ferrandino, abituato a saltare di qua e di là, pensa di poter salirvi e scendervi come su un tram, secondo le proprie trovate) rinuncino a presentare liste con il proprio simbolo in un Comune in cui si vota a doppio turno. A meno che… u’pesce nun fet r’a cap!

Ma la palla megagalattica con cui Giosi ostenta la sua faccia tosta è quella con cui, a proposito delle demolizioni, dichiara che la sua amministrazione “continuerà a battersi, anche insieme ad altre amministrazioni della Regione Campania, affinché una norma nazionale possa intervenire per chiarire definitivamente l’applicabilità (ove possibile) del condono 2003 anche nelle nostre zone così come avvenuto per i precedenti del 1985 e 1994.” Di grazia, sindaco, in merito al “continuerà a battersi“, mi ricorderesti quali sono state esattamente le tappe della battaglia compiuta dalla tua amministrazione contro la totale inerzia del Governo Berlusconi -e mettiamoci anche quello attuale- nell’adozione di un provvedimento risolutivo che evitasse la rovina di tante famiglie oggi senza tetto, oltre al terrore di migliaia di altre che aspettano le ruspe dall’oggi al domani? Io sono rimasto alla conferenza dei capigruppo convocata su mia richiesta un annetto fa e mai più convocata nonostante le mie tantissime sollecitazioni. Mi sfugge qualcosa? Spiegalo anche ai Cittadini!

Mi rifiuto di accettare che il mio Paese rischi di avere un sindaco-pallista per altri cinque anni. E Voi?

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Convegno depurazione, solo conferme: bisogna muoversi!

L’interessante convegno di ieri organizzato dal Comune di Serrara Fontana sul tema della depurazione (a cui, per impegni di lavoro, non ho potuto partecipare) ha fornito una serie di conferme piuttosto scontate. Primo: ci vorrà ancora qualche anno per ultimare i lavori del mega-depuratore per Ischia e Barano a San Pietro, ma anche dopo l’avvio a regime di tale opera gli altri quattro Comuni saranno “scoperti”. Secondo: la Magistratura ha il dito puntato contro il modus operandi degli amministratori pubblici adottato sinora su questo argomento. Terzo: a parte l’interessante progetto annunciato dall’Assessore Regionale Romano, che dovrebbe partire a breve, la politica non ha ancora recepito l’entità del problema relativo agli scarichi inquinanti in mare, che non può e non dev’essere sottaciuto ulteriormente.

Credo che rispetto a progetti faraonici che ci costringerebbero ad attendere ancora molto, troppo tempo, mentre il nostro turismo annaspa e l’economia locale versa in condizioni di coma quasi irreversibile, è necessario rispolverare soluzioni elementari e, soprattutto, alla portata sia delle “povere” casse comunali, sia dei singoli operatori e cittadini: che qualcuno riprenda la soluzione dei micro-depuratori, uno per Comune, proposta un anno fa dal Regno di Nettuno (che farà bene a predisporre controlli seri e severi per le imbarcazioni in rada -le prime a scaricare di tutto nel nostro mare-); che le singole Amministrazioni predispongano una moratoria, affinché ristoranti, alberghi e pubblici esercizi possano dotarsi di impianti innovativi, ecologici ed economici per il trattamento dei reflui, come quelli per la fitodepurazione (se volete vederne uno perfettamente funzionante, recatevi dalla Famiglia Napoleone all’Hotel Ristorante Da Maria, a Cartaromana); e anche i privati cittadini, nel corso del tempo, vengano responsabilizzati sulla necessità di non gravare oltre misura con i loro scarichi civili su un ecosistema fin troppo provato.

Questa è una delle prime prove di maturità che chi si misura col sociale, oggi o in futuro, avrà il dovere di affrontare! Se non vogliamo precipitare definitivamente…

 

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Sfrattati dalle banchine Palazzo D’Ambra e Fraulese: altro che “colpa di Davide Conte”…

 

Negli ultimi giorni gli occupanti residenti dei posti barca alle banchine di Palazzo D’Ambra e Fraulese (che, ricordiamo, sono in concessione al Comune di Ischia per “pubblica utilità”) si sono visti recapitare l’ordine di liberare tale tratto di banchina dalle loro imbarcazioni. Quando qualcuno di loro ha chiesto spiegazioni su tale provvedimento, dal Comune pare gli sia stato risposto: “E’ colpa di Davide Conte e delle denunce che sta presentando!

Sono abituato alle denigrazioni gratuite e allo scaricabarile di Giosi Ferrandino e dei suoi scudieri, ma sono altrettanto abituato a smascherare le loro bugie in modo inequivocabile. Pertanto, lo farò anche stavolta, nel modo più breve e chiaro possibile!
Il Comune di Ischia paga alla Regione fior di quattrini per le due concessioni di Palazzo D’Ambra e Fraulese, ma dal 2008 ad oggi, pur avendo espletato un bando e stilato una graduatoria, non ha mai notificato agli aventi diritto l’assegnazione del posto barca e, di conseguenza, li ha lasciati nella consueta condizione di ABUSIVI. E, cosa ancor più grave, sino a questo momento ha continuato a pagare le concessioni alla Regione senza che quei due tratti di banchina, sempre pieni, abbiano fruttato un solo euro alle casse comunali.
Chi ha poca memoria, dovrebbe invece ricordare che nel faraonico programma di Giosi Ferrandino e la sua coalizione, nel 2007, c’era scritto: “RENDERE DISPONIBILI NEL PERIODO INVERNALE, POSTI BARCA PER I RESIDENTI FINO ALL’APERTURA DELLE CONCESSIONI DEGLI SPECCHI ACQUEI ESTERNI AL PORTO NEL PERIODO ESTIVO, RISOLVENDO DEFINITIVAMENTE I PROBLEMI DEGLI ORMEGGI PER LA NAUTICA DA DIPORTO LOCALE”. E’ questo uno dei tanti obiettivi falliti dall’amministrazione che per quattro anni ha illuso la nostra cittadinanza e impoverito il nostro Comune in tutto e per tutto.
Oggi, con tutta probabilità, l’amministrazione Ferrandino pensava di poter arrivare alla prossima campagna elettorale in modo indisturbato, lasciando che il danno alle casse comunali aumentasse e i diportisti di Palazzo D’Ambra e Fraulese vivacchiassero nella loro condizione di eterni abusivi, proprio a causa dell’incapacità di questa amministrazione di rispettare gli impegni presi con loro nel 2007.
Se dunque la mia azione di controllo sull’operato di Giosi Ferrandino e compagni, al pari di quanto sta succedendo per la banchina dei megayacht alle Terme Comunali e il parcheggio di Sant’Alessandro, servirà a mettere in luce l’operato contro legge di questi signori e, soprattutto, le tante prese in giro a danno di tutti i Cittadini di Ischia, ben venga sentirmi “colpevole” di aver svolto diligentemente il mio ruolo. Questo, naturalmente, non cancella le bugie e il fallimento della politica di Giosi Ferrandino e della sua amministrazione tutta da dimenticare.
Cari amici e concittadini, aprite gli occhi: “E’maccarune ienchiene a’panza“.
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