Niccolò Ielasi, ancora lui, dagli States

Il giovane pianista ischitano Niccolò Ielasi, già da tempo ammesso dopo l’esordio alle clinics Umbria Jazz al Berklee College of Music di Boston, ha conseguito la menzione d’onore nella “Dean’s List” del semestre autunnale 2011, ovvero la graduatoria degli studenti part time o full time più meritevoli della prestigiosa istituzione del Massachusets. occorre raggiungere una media valutativa particolarmente alta per ottenere tale prestigiosa onorificenza e Niccolò, ancora una volta, è riuscito a non tradire le ottime premesse che da tempo lo proiettano con grandi prospettive nel panorama musicale che conta. E’ stato proprio l’ufficio “Media Relations” della Berklee a chiedere a Niccolò di inviare il comunicato stampa ai mezzi d’informazione locali della sua città, ritenendoli “the best places to approach with a notice like this”.

Al comunicato stampa ufficiale, mi permetto di aggiungere poche parole. Il legame con la famiglia Ielasi non nasce certamente oggi e, per forza di cose, ho visto crescere Nikko. Sembra ieri che, da bambino tanto talentuoso quanto naturalmente timoroso, mi volle accanto per un’insolita duo-performance alla scuola di musica Yamaha; ed era il 7 settembre 2006 quando, nell’Arena Mirtina, appena tredicenne, non esitò a raccogliere l’invito di Tullio De Piscopo, sedendosi al piano davanti a centinaia di persone e guidando la band con un piglio da esperto in un blues super-applaudito.

Onestamente, per quanto le clinics di Umbria Jazz e la “migrazione” a Boston abbiano rappresentato il vero trampolino di lancio per questo figlio della nostra terra, ad Ischia non siamo mai stati in pochi ad esser convinti che le qualità di Nikko, prima o poi, avrebbero trovato la strada giusta. Adesso, l’importante è restare con i piedi per terra, un pò come essere sempre all’inizio, pronti a mettersi continuamente in discussione. Vero, Nikko?

 

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