5 e 6 giugno, Comune Unico: un voto per tutti

Buongiorno, Ischia!

Domenica 5 e lunedì 6 giugno avrai la Tua occasione. Dopo esserTi lamentata per anni della politica “moltiplicato 6” che mai Ti ha consentito di spiccare il volo nelle iniziative e nei contesti che contano, potrai finalmente partecipare in prima persona alla svolta.

L’investimento è di quelli alla portata di tutti: meno di mezz’ora per recarsi ai seggi elettorali, apporre una croce sul SI’, tornare a casa e sentirsi fieri di aver compiuto il proprio dovere. Una volta tanto, non per i partiti, non per l’amico candidato che a fronte del “piacere” merita il voto, non per l’ambizione personale di accedere a ruoli di potere: questa volta, è un voto per tutti! Un modo di scegliere che, in futuro, dovrebbe accompagnarci in tutte le decisioni che riguardano, in un modo o nell’altro, il Paese. Una sorta di esaltazione del diritto pubblico “targata Ischia”.

Ischia mia, non puoi sottrarti a questo piccolo, grande gesto di civiltà e maturità sociale: una scelta che non può e non deve essere più  condizionata negativamente dalla cultura retrograda del campanile, dall’attaccamento a una logica municipale logora di cui nessuno -neppure quei politici piccoli piccoli che temono per la loro poltrona da cento voterelli cadauno- è ormai convinto più di tanto.
Ischia mia, hai bisogno di un salto di qualità, uno scatto d’orgoglio che dimostri la Tua capacità di reagire e contrastare un deterioramento della “cosa pubblica” di cui tutti, ma proprio tutti, ne abbiamo abbastanza! Come fai a lamentarTi continuamente dei costi della politica, dei troppi galli a cantare, degli sprechi inenarrabili che ricadono sulle tasche di cittadini già troppo provati da una crisi economica dilagante, se poi hai la possibilità di dire basta a tutto questo con due colpi di matita e a costo zero e Ti lasci sfuggire la prima, vera occasione per farlo?
Il SI’ al Comune Unico non ha un nome, non ha un colore, non ha un simbolo, non ha un partito; e soprattutto, non ha in prospettiva né vincitori né vinti, perché non è e non dev’essere interpretato come una guerra tra Isolani, ma il frutto prezioso di una sana battaglia per il miglioramento. E poiché sarà difficile assistere a contesti peggiori di quelli a cui ci hanno abituato sino a questo momento la Prima e la Seconda Repubblica, oggi, Ischia mia, hai il sacrosanto dovere di provarci con tutte le Tue forze!
Ischia mia, mi raccomando: dimostra almeno una volta di volerTi bene sul serio!
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