Napoli, analisi di un primo posto da conservare

Higuain-Napoli-Inter

Trascorso il tempo dovuto ai festeggiamenti per il primato solitario in classifica e, soprattutto, al rigoroso “sfottò” nei confronti degli amici interisti presenti un po’ ovunque, credo che per tutti noi tifosi del Napoli corra l’obbligo di esaminare attentamente il momento, senza lasciarci prendere da facili entusiasmi. E per questo, Vi invito a leggere questo post fino in fondo!

Premessa – Il Napoli, dalla partita contro la Lazio in poi, esprime senza ombra di dubbio il calcio più piacevole ed efficace di tutta la serie A. Senza soffermarci sulle prodezze di un Higuain in forma strepitosa, va riconosciuto a Mister Sarri di aver esaltato sia il collettivo, sia alcune individualità che nel mercato estivo, Koulibaly in testa, erano pronte per la dismissione. A differenza di un recente passato, poi, vi è finalmente la capacità di affrontare tutte le partite col piglio giusto, non solo quelle contro le grandi. Ecco, quindi, che il primo posto di oggi, nonostante i passi falsi iniziali di Sassuolo, Empoli e Carpi, risulta tutt’altro che casuale.

Sostanza – Dobbiamo essere obiettivi, senza per questo fasciarci la testa prima di essercela rotta: il Napoli deve a tutti i costi, nel mercato di riparazione di gennaio, completare il suo organico con due o tre acquisti che integrino la rosa in tutti i reparti. Non possiamo considerare gli attuali titolarissimi al pari di alieni, anche in considerazione del fatto che Sarri non ama più di tanto il turn over, limitandosi ad utilizzare mai oltre le quindici unità. Facendo i dovuti scongiuri, quindi, reggere fino alla fine con questi ritmi è quanto meno proibitivo, per non dire improbabile. Senza considerare che già con gli infortuni di Mertens e Gabbiadini, abbiamo vissuto un momento che con un po’ di “effetto da occhi secchi” in più, avrebbe potuto crearci dei problemi.

La società – Quindi il Presidente De Laurentiis. Sì, proprio lui, che ha dimostrato di vivere con grande vigore e partecipazione il ritorno allo stadio pieno e ai risultati che contano, deve a sua volta farci capire che ci crede veramente. Lo sappiamo: senza Champions i giocatori di livello non si muovono, men che meno a gennaio. Ma per affrontare degnamente tre competizioni e, soprattutto, giungere finalmente dopo un quarto di secolo ad un traguardo degno d’essere definito tale, qualche ritocco è indispensabile. Oggi, doverosamente, fiducia totale alla società. Nella speranza che per un acino di sale, ancora una volta questa prelibata minestra non giunga sciapa al palato di noi tifosi.

Bologna – La sfida con i Felsinei ha un sapore doppiamente particolare: è ancora vivo il ricordo della partita col sangue agli occhi che qualche anno fa, in totale assenza di obiettivi, i rossoblu disputarono contro di noi facendo saltare il progetto Champions. Eppoi, oggi più che mai dobbiamo zittire tutti quei detrattori -addetti ai lavori e non- che non aspetterebbero altro che un nostro passo falso per confermare i loro soliti dubbi sulla capacità del Napoli di non soffrir di vertigini. Domenica a Bologna, oltre agli ottomila fedelissimi che affolleranno il Dall’Ara, saremo in tanti dinanzi alla tv ad aspettarci la grande conferma dai nostri ragazzi. E così sia!

 

(photo: napolisport.net)

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