Lavora da Capogruppo, studia da Sindaco

Qualcuno pensava di averlo imbrigliato nel ruolo di capogruppo del PdL in consiglio regionale, dimenticando forse che al di là di tre mandati alle spalle, non sarebbe stato certo l’assessorato a garantirgli visibilità.

Fulvio Martusciello, a dispetto di quanti lo vedevano relegato a uno spazio marginale nell’epoca Caldoro, è diventato già a poche settimane dalle elezioni il vero trait d’union tra il Consiglio e la Giunta Regionale e, al tempo stesso, tra il Partito in Campania e gli eletti a tutti i livelli. Per chi, come me, era abituato a mantenere con lui un rapporto pressoché quotidiano, oggi è alquanto castrante limitarsi a episodiche telefonate e contatti epistolari o di segreteria: ma vi è la consapevolezza che Fulvio stia lavorando bene, anzi benissimo, nel rispetto di quanto aveva garantito in campagna elettorale e questo mi rende orgoglioso di averlo sostenuto. Un modus operandi, il suo, che non conosce soluzione di continuità e che gli sta procurando il rispetto e la leadership che meritava, anche grazie ad un’esperienza organizzativa che gli consente, attraverso uno staff di primissimo livello, di dare sempre, comunque e a tutti le risposte giuste al momento giusto.

Un lavoro eccellente, quello del capogruppo PdL, riconosciuto anche da chi fino a poco tempo fa lo aveva avversato non poco e oggi lo indica senza indugi quale candidato ideale a Sindaco di Napoli. E lui, se del caso, è già pronto anche per quest’altra importante sfida, che non è solo frutto di un’ambizione personale, ma principalmente del legame storicamente forte con la sua città.

Ai nastri di partenza, quindi e attenti ai franchi tiratori: stavolta, guai a chi proverà a fermarlo!

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