Dall’Isola del Giglio pretese economiche immotivate

davide unsi

Il danno d’immagine, nella sua immaterialità, è sempre difficilissimo da quantificare; ma nel caso dell’Isola del Giglio non credo si possa giustificare, alla luce del dato storico relativo alle presenze turistiche e dell’evolversi della vicenda, una richiesta di risarcimento di quasi duecento milioni di euro”. E’ questo uno degli abstract del mio intervento al convegno tenutosi al Grand Hotel delle Terme Re Ferdinando di Ischia lo scorso 22 novembre, in presenza degli ammiragli Stefano Tortora e Giovanni Pettorino. In una sala pressoché gremita, ho anticipato gli affascinanti interventi tecnici sulle azioni di recupero e trasferimento della Costa Concordia, analizzando le effettive ripercussioni in termini d’immagine che sia la località della sciagura, sia l’intero sistema-Italia avrebbero subito dal naufragio del 2012. “La qualità percepita sia dell’Italia turistica che della nostra nazione in generale è ancora altissima –ho continuato nel mio intervento, mostrando i dati di recenti studi e sondaggi- ma è indispensabile che ai ben noti punti di forza da sempre propri di noi Italiani si unisca la capacità di esaltarli attraverso l’ordine, l’organizzazione e la qualità  dei  servizi in modo omogeneo per l’intero territorio del Paese.

Trovo che quello organizzato dall’UNSI di Ischia e dal suo presidente Vito Impagliazzo sia stato un incontro di altissimo livello, che avrebbe meritato senz’altro maggiore visibilità.

(photo: Nicola Trani)

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