19 appartamenti a Monte Vezzi: solo un punto di partenza

Chi, come me, visse molto da vicino quell’immane tragedia del 30 aprile 2006, non può non gioire dell’atto approvato ieri all’unanimità dal Consiglio Comunale di Ischia, che con l’approvazione di un’apposita variante urbanistica, dà il via -per quanto di competenza del Comune- all’intervento previsto con i fondi del Commissariato di Governo per la costruzione di ben diciannove appartamenti, da assegnare con criteri da definirsi alle famiglie di Monte Vezzi sfollate in via definitiva dalle proprie abitazioni, in quanto situate nella cosiddetta zona rossa.

E’ altrettanto vero, per quanto mi riguarda, che questo non è certo da considerarsi un punto di arrivo, ma solo uno step iniziale: tutti noi -ma gli abitanti ed imprenditori della zona in primis- hanno il diritto di sapere fino a che punto possono vivere e lavorare tranquilli senza adeguate opere di messa in sicurezza; per non parlare dei dipendenti di Ischia Ambiente che operano nell’area di compattazione a Caraucio, a poche centinaia di metri dal luogo del disastro; o ancora, quelli che vorrebbero impiantare un’attività commerciale in proprietà privata, per provare a ricominciare, ma che vengono impediti da un’incomprensibile burocrazia rigorosissima per loro e stranamente flessibile per altri.

E’ passato un anno dall’insediamento della nuova Giunta Regionale, che senz’altro ha dimostrato maggior dinamismo e concretezza su questi problemi, rispetto alla precedente amministrazione di centrosinistra. Ora, però, anche per l’attuale Governo di Palazzo Santa Lucia è giunto il momento di approdare a risposte serie e definitive: i fondi sono già stanziati, i progetti ci sono, la gente non può e non deve più aspettare!

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