Le “palle” natalizie del sindaco

Ci saranno più “palle” sugli alberi natalizi del nostro Comune o nella letterina di fine anno che il sindaco d’Ischia, Giosi Ferrandino, ha inviato a tutti noi in queste ultime ore? Ci sarà ancora qualcuno che, dopo il “pastrocchio” politico recentemente siglato, pensa ancora che questo genere di cose si fanno “per il bene del Paese”? O forse l’ischitano medio starà finalmente aprendo gli occhi, mettendo per un attimo da parte il suo orticello?

Facciamo finta che, tutto va ben“, recitava un vecchio motivo della tv degli anni ’70. E visto che a Natale siamo tutti più buoni, limitiamoci a ricordare al nostro primo cittadino: “Giosi, cà nisciun è fess!

Auguroni di Buon Natale a tutti: belli, brutti e… ribaltonisti!

 

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Resterò laddove la Gente mi ha chiesto di stare!

Vi propongo di seguito la lettera che ho indirizzato al Direttore di TgIschia.it, Gaetano Di Meglio, dopo il suo articolo che evidenziava l’apertura nei miei confronti da parte del sindaco Giosi Ferrandino a partecipare al cosiddetto “caularone” politico al Comune di Ischia. Spero chiarisca una volta e per tutte come la penso al riguardo!

Caro Gaetano, ho letto e condiviso su Facebook l’articolo in cui narri della “apertura” che ieri in tv Giosi Ferrandino ha riservato ad una mia eventuale partecipazione a quello che Tu, per primo, hai giustamente definito con l’accezione casamicciolese di “Caularone”. Una disponibilità al ragionamento che smentisce le malelingue di Via Marone e soprattutto il solito “vecchio” il quale, pur di non tacere, ha rimediato nei miei confronti l’ennesima figuraccia, dichiarando alla stampa locale il suo ineffabile “Ma chi lo pensa… non se lo prende nessuno… non ci interessa”. Palese dimostrazione che la considerazione di cui gode il suo pensiero da parte del sindaco in carica è pressoché vicina allo zero.

Ringrazio Giosi, ma diciamo che conoscendomi da cinque lustri e più, avrebbe anche potuto farne a meno. Lui, come chiunque mi conosce bene, sa perfettamente di non potermi equiparare a chi, anziché svolgere correttamente il suo ruolo, sta pensando di salire sul carro dei vincitori per placare nel modo più agevole le proprie smanie di potere, o -peggio ancora- rimediare al totale fallimento della propria autoproposizione. Ma soprattutto, Giosi sa bene che sono informato e sveglio a sufficienza per non credere ad una sola delle frottole che ha raccontato ieri sera in diretta a Teleischia.

Resto, quindi, laddove la gente mi ha chiesto di stare, cioè in minoranza; e comunque vadano le cose, continuerò sino al termine del mandato a fare le pulci a quest’amministrazione da dimenticare e ai suoi disastrosi protagonisti. Per le elezioni, poi, sai bene come la penso, nella speranza che quanto prima la platea dei dissenzienti da questo modo balordo di fare politica si allarghi sempre di più.

Grazie dell’ospitalità.

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Com’è bugiardo Giosi… ma chi gli crede più?

7 luglio, relazione del sindaco Giosi Ferrandino in Consiglio Comunale sul bilancio di previsione (visto che trattiene anche la delega al bilancio, ne ha facoltà): “Abbiamo rispettato l’impegno di chiudere tutti i cantieri dei lavori pubblici entro Pasqua!

Questa balla clamorosa, ennesimo inutile tentativo di prendere in giro gli Ischitani (e forse anche sé stesso), è facilmente smascherabile dalla foto che ho scattato stamani: il 28 luglio il cantiere per il rifacimento dei marciapiedi in Via Acquedotto è ancora in piena attività, rendendo un’arteria così importante a senso unico di marcia in periodo di fortissima affluenza turistica. E come se non bastasse, sul Lungomare Cristoforo Colombo, i lavori in corso ai campi da tennis del Lido lasciano in bella mostra una rudimentale ed antiestetica recinzione che impedisce finanche la vista del mare.

E’ proprio il caso di dire: “Canta capone, ca Natale pure vene!

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